I DNS, o Domain Name System, è un sistema che effettua una risoluzione di indirizzi IP in nomi comprensibili (host o hostname), e viceversa.
Il principale utilizzo di questo sistema è quello di gestire facilmente i domini, affidandoli ad un sistema di Server di nomi (Nameserver).
Su ogni server sarà poi possibile gestire i singoli record che permetteranno di effettuare i puntamenti desiderati tramite un eventuale interfaccia grafica di gestione.
Quest’ultima operazione viene effettuata da vari applicativi web, nel nostro caso il pannello manager.shellrent.com. Ogni dominio selezionato ha un pulsante “Gestione DNS” che permette la modifica, aggiunta o rimozione di più tipi di record DNS.
Un record DNS, nel nostro caso, è composto da 3 campi:
– tipo di record: tra questi i principali utilizzati sono A, CNAME ed MX. Gli altri tipi sono utilizzati in circostanze meno comuni e/o per motivi specifici;
– prefisso: ovvero quello che precederà il nostro nome a dominio, in tal caso un prefisso denominato “mail” andrà a tradursi in mail.esempio.it, un prefisso “www” invece in www.esempio.it;
– puntamento: dove il nostro record sarà indirizzato, in caso di un record A è obbligatorio che sia un indirizzo IPv4, in caso di un CNAME un altro record DNS.
Tramite il pannello è possibile inserire i seguenti tipi di record: A, AAAA, CNAME, MX, SRV, TXT, PTR:
Nota: in ogni record, con il prefisso ‘@’ si intende il puntamento diretto, ossia nomedominio.tld
– record A: restituisce un indirizzo IPv4, è utilizzato per collegare un hostname ad un indirizzo IP.
Esempio:
prefisso ‘www’, puntamento 192.168.0.254, collegandosi a www.esempio.com risponderà l’IP 192.168.0.254;
– record AAAA: come il record A ma utilizza l’IPv6;
– record CNAME: permette di collegare un nome DNS ad un altro.
Esempio:
prefisso ‘mail’, puntamento mail.google.com, collegandosi a mail.esempio.com risponderà l’host mail.google.com e relativo indirizzo IP;
– record MX (Mail exchange): determina quali server sono autoritativi per la consegna della posta del nostro dominio esempio.com, devono puntare obbligatoriamente ad un nome host. Nella maggior parte delle situazioni il prefisso è sempre ‘@’ e in quanto il puntamento diretto andrà a identificare le caselle @esempio.com.
Qualora dovessimo configurare un record MX con prefisso differente, es. ‘test’, andremo a determinare quali server sono autoritativi per la consegna della posta per le caselle @test.esempio.com .
Un esempio di record MX è: prefisso ‘@’, puntamento mx1.shellrent.com, in tal caso il mx1.shellrent.com punterà ad un server il quale è configurato per la ricezione della posta della casella @esempio.com;
-record SRV: abilita un hostname e una specifica porta per determinati servizi aggiuntivi impostando anche una certa priorità.
Un esempio di record SRV per i servizi come Office 365 Online è il seguente:
prefisso ‘_sip._tls’, puntamento ‘100 1 443 sipdir.online.lync.com’
prefisso ‘_sipfederationtls._tcp’, puntamento ‘100 1 5061 sipfed.online.lync.com’
-record PTR: funziona in maniera inversa rispetto ai record A e AAAA. Fa corrispondere un indirizzo IP a un nome a dominio.
Anche la sua creazione è inversa al record A, pertanto il prefisso sarà un indirizzo IP e la destinazione un record DNS.
Esempio:
prefisso ‘192.168.0.254’, destinazione ‘esempio.com’.
NB: questo tipo di record non può essere impostato in autonomia dalla gestione DNS del dominio per gli IP utilizzati presso i nostri servizi. Il reverse desiderato (PTR), invece, dovrà essere impostato direttamente dalla pagina di gestione del servizio (Cloud Server, Server dedicato, Private Cloud ecc. ) utilizzando l’apposito pulsante “Modifica rDNS”.
Regole particolari
I recod DNS, sono regolati da particolari regole riportati nelle RFC pubbliche. Ne riportiamo qui alcuni su cui bisogna prestare particolare attenzione.
Record CNAME con il carattere “_” nel prefisso: tali record sono consentiti solo se la destinazione è un record TXT o SRV, ovvero un tipo di record dove è consentito e previsto l’uso di tale carattere.
Non è inoltre possibile usare il carattere “_” nei record di tipo A,AAAA o MX
destinazione dei record MX: è buona norma che la desitnazione dei record MX sia un record di tipo A, e non CNAME.
Ad esempio se la destinazione è mail.shellrent.com, questa devrebbe essere ad esempio un puntamento a 192.168.1.1, e non un CNAME verso mail2.shellrent.com