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Configurare Windows per l’uso di SAMBA o NFS sul servizio Shellrent Cloud Storage

Tempo di lettura: 3 minuti
Aggiornata 9 mesi fa

In questa guida illustreremo come utilizzare il servizio Cloud Storage su sistemi Windows.

Avete già configurato il vostro storage, ma non vi ricordate se in NFS o Samba, su Windows? Ecco una guida utile. [1]

NOTA BENE: a causa del funzionamento intrinseco dei sistemi NFS e Samba (SMB), una volta configurato il server con uno di questi sistemi è sconsigliabile passare all’altro.
Il cambio di sistema può portare ad avere problemi nell’accesso e modifica dei file.

Windows Server 2012 risulta inoltre avere un problema nella gestione dei permessi di default, che impedisce la creazione con permessi completi (777), andando a creare sempre con i permessi di “other” a zero. Sconsigliamo quindi l’uso di questo protocollo, dando la preferenza a Samba(SMB). Qui una piccola guida per verificare il bug [2]

1. Configuriamo il servizio sul Manager Shellrent

Prima di tutto è necessario abilitare l’accesso al servizio per l’IP con il quale si vorrà collegarsi. Dobbiamo quindi andare nel pannello Manager, [3] alla pagina del servizio Cloud Storage acquistato, sezione “Dettagli e funzioni”.

A fondo pagina è presente la sezione “Credenziali di accesso NFS/SMB”: su questa dobbiamo premere il tasto “Aggiungi accesso”.
Compilare quindi la finestra che si presenta:

 

 

L’utenza va selezionata tra quelle eventualmente create in precedenza.

 

Nell host, inserire l’indirizzo IP del server da cui ci si vuole collegare.

 

 

 

 

Una volta salvato comparirà il nuovo server nell’elenco, come nell’esempio che segue:

 

A questo punto è necessario configurare il pc/server.

Per i passi successivi vi serviranno i valori che si possono trovare nella sezione “Dettagli e funzioni” relativa al servizio acquistato:

 

2. Configurazione SAMBA (consigliata)

Fatto accesso al vostro pc o server, è necessario prima di tutto accedere a “Questo PC” , la schermata dove vengono riportati i dischi presenti sul sistema ed eventuali altri link veloci, a seconda della versione del sistema operativo in uso:

L’esempio che riportiamo riguarda windows10.
Fatto ciò, premere il pulsante “connetti unità di rete”, impostando come da immagine seguente:

IMPORTANTE: nel caso di NFS nel campo “Cartella”, va inserito il path completo a cui bisognerà accedere.
Si avrà quindi una cartella del tipo: \\cloudstorage1.serverlet.com\mnt\srvstor00000 , mentre per Samba non va indicato il path, ma solo il server e l’utenza, nel formato: \\cloudstorage1.serverlet.com\srvstor00000 (come noterete manca “mnt”).

La lettera relativa all’unità può essere modificata a piacimento, mentre la cartella, che inizierà sempre con la parte relativa al server [\\cloudstorage1.serverlet.com] dovrà essere modificata, riportando come ultima parte l’utenza necessaria ad accedere al servizio Cloud Storage.
L’utenza si può trovare nella sezione “Dettagli e funzioni” relativa al servizio acquistato e il path completo da impostare alla voce “Percorso” nella stessa sezione.

Una volta eseguite queste modiche sarà necessario premere Fine.
Verrà quindi richiesto dal sistema l’indirizzo dello username sopra citato e della relativa password.

A questo punto il sistema sarà configurato ed utilizzabile.

3. Configurazione NFS

Fatto accesso al vostro pc o server, è necessario prima di tutto accedere al pannello di controllo, cliccare su  programmi, ed andare su programmi e funzionalità.
A sinistra troverete il link “Attivazione o disattivazione delle funzionalità windows”.

Nella finestra che si aprirà mettete la spunta su “Servizi NFS” e premete OK.

 

Al termine dell’installazione, che durerà meno di un minuto, è necessario configurare il client.
Tornate quindi sul pannello di controllo  e seguite il percorso Sistema e sicurezza –> Strumenti di amministrazione.
Su questa pagina selezionate “Servizi per NFS (Network File System)”.

Cliccate quindi con il tasto destro su “Client per NFS” e su proprietà.
Nella finestra che si aprirà, andate nel tab autorizzazioni file e mettete tutte le spunte come da screenshot:

 

La configurazione del client a questo punto è terminata ed è possibile aggiungere lo spazio sulla postazione, per permetterci di sfruttare il servizio acquistato.

Per aggiungere lo spazio come unità di rete è necessario aprire esplora risorse, “Questo PC”.
In alto sarà presente l’apposito tasto “Connetti unità di rete”.

Configurate il tutto seguendo i passi indicati a schermo. Il path remoto da inserire sarà presente all’interno del pannello Manager, e sarà composto con il formato che segue:
\\backup1.serverlet.com\mnt\utenza_cloud_storage\

IMPORTANTE: nel caso di NFS nel campo “Cartella”, va inserito il path completo a cui bisognerà accedere.
Si avrà quindi una cartella del tipo: \\cloudstorage1.serverlet.com\mnt\srvstor00000 , mentre per Samba non va indicato il path, ma solo il server e l’utenza, nel formato: \\cloudstorage1.serverlet.com\srvstor00000 (come noterete manca “mnt”).

A configurazione terminata sarà possibile utilizzare senza problemi il servizio Cloud Storage.

In caso di server windows a partire dalla versione 2012 l’operazione di cui sopra deve essere eseguita tramite riga di comando.
E’ necessario quindi andare su “esegui” e lanciare CMD come amministratore del server.

All’interno della schermata digitare, applicando le dovute modifiche, il comando:

mount -o anon=yes -o fileaccess=777 \\cloudstorage1.serverlet.com\mnt\srvstor0000000

NOTA BENE: Windows Server 2012 risulta avere un problema nella gestione dei permessi di default, che impedisce la creazione con permessi completi(777), andando a creare sempre con i permessi di “other” a zero. Riportiamo nuovamente la guida per verificare il bug [2]